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Itinerari a Gran Canaria: la guida completa

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Gran Canaria, itinerari trekking

+ Indice degli argomenti

  1. Da Las Palmas de Gran Canaria verso Sud



 

Gran Canaria è un’isola rotonda ed è molto difficile trovare un luogo dal quale non si vede il mare. Costa e montagna sono velocemente combinabili grazie ad una rete stradale ottima che consente di creare itinerari a Gran Canaria molto vari.

La rete stradale consente di raggiungere velocemente tutte le zone e nel contempo di cambiare l’itinerario senza dover ripassare negli stessi luoghi già visitati.

Tenendo conto di questa premessa, seguimi fino alla fine se vuoi avere un quadro completo degli itinerari possibili perché in questo articolo te li spiegherò nel dettaglio con tutte le principali variazioni.

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Da Las Palmas de Gran Canaria verso Sud

Telde – Ingenio – Agüimes – Santa Lucía

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Il Sud di Gran Canaria è uno dei principali motori economici dell’isola.

Se ti trovi nel capoluogo e vuoi raggiungere le dune di Maspalomas o Playa del Inglés, ti basta prendere l’autostrada del Sud (GC-1), a sud della città, vicino alle piscine naturali di La Laja, e in poco più di mezz’ora vedrai all’orizzonte la grande distesa di sabbia gialla.

Se vuoi conoscere le meglio le spiagge di Gran Canaria trovi tutto qui, se invece in una destinazione cerchi le particolarità qui sarai accontentata.

Telde

Poco dopo aver lasciato Las Palmas incontrerai una tappa d’obbligo di questo itinerario, Telde.

Gran Canaria cosa vedere

Telde è il secondo centro abitato più importante dell’isola. E’ stato fulcro di uno dei due regni indigeni dell’isola prima dell’arrivo dei conquistatori, l’altro centro vitale era Gáldar.

I quartieri (barrios) di San Francisco e San Juan meritano una passeggiata per le loro vie, tra singolari monumenti religiosi, orti e vecchi casolari signorili con balconi in legno.

Ingenio

L’economia di questo paese si basa principalmente sull’agricoltura e l’artigianato.

Il nome deriva dalla presenza di un mulino di canna da zucchero, del quale si conservano ancora i resti. Questo comune fu infatti un importante centro zuccheriero.

Prima di proseguire nell’itinerario, vale la pena visitare il Barranco de Guayadeque un altro importante insediamento aborigeno. E’ un luogo bellissimo dove case e ristoranti occupano grotte che più di 500 anni fa erano le abitazioni dei primi abitanti delle Canarie.

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Agüimes

Agüimes è un paesino che vive le feste con molta allegria e questo è il motivo per cui il Carnevale è la festa più importante.

Uno dei segreti meglio custoditi del comune di Agüimes è il villaggio di Temisas, uno stupendo centro rurale dichiarato Caserío Canario rappresentativo delle Isole Canarie.

Da qui puoi scendere fino a raggiungere le spiagge di Arinaga e di El Cabron, due paradisi per i subacquei, Playa de Vargas dove si può praticare il windsurf, o proseguire lungo la GC-550 che ti porterà fino a Santa Lucía.

Santa Lucía

Il comune di Santa Lucía è caratterizzato da due zone molto diverse, una interna montuosa e l’altra costiera.

Nell’entroterra spiccano le ripide pareti mozzafiato della Caldera di las Tirajanas da dove potrai godere di una bellissima vista dal Mirador de la Sorrueda.

Potrai anche completare il tutto degustando formaggi, vino e il popolare mejunje ( miscela) a base di rum cannella e miele nei villaggi di Santa Lucía e San Bartolomé de Tirajana.

Sulla costa si trova Vecindario, un’ampia zona commerciale, la più grande delle Canarie e la Playa de Pozo Izquierdo, famosa in tutto il mondo per le prove dei Campionati Mondiali di Windsurf che vengono celebrati ogni anno, nel mese di Luglio.

 

Dal Sud verso Ovest

San Bartolomé de Tirajana – Mogán – La Aldea de San Nicolás

Gran Canaria cosa vedere

Continuando l’itinerario verso l’entroterra, da San Bartolomé de Tirajana si può scendere lungo la strada comunale fino alla costa attraversando paesaggi di montagna e profondi canaloni che partono dalle alture centrali e arrivano fino a Maspalomas come i Barrancos de Tirajana e Arguineguín, i Barrancos de Fatagalos VicentesLa Pata e Chamoriscan.

Invece se hai proseguito in autostrada, raggiungi la zona turistica che inizia nella Playa de Tarajalillo e San Agustín ti apre le porte delle spiagge di Las Burras, el Inglés e Maspalomas nel comune di San Bartolomé de Tirajana.

San Bartolomé de Tirajana

Non puoi tornare a casa senza aver scattato una foto del tuo viaggio nella Riserva Naturale di Las Dunas de Maspalomas.

Questo luogo desertico che occupa circa 400 ettari, è una delle zone più belle di Gran Canaria ed è composta da un’estensione di dune sabbiose ma anche da abbondante vegetazione e addirittura una laguna.

Questa laguna d’acqua salmastra, conosciuta come la Charca (lo stagno) è una riserva naturale dichiarata Spazio Naturale protetto, dove vivono piante rare di cui alcune autoctone, invertebrati e numerosi uccelli.

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Durante l’inverno la Charca da rifugio e cibo a molti uccelli migratori che arrivano dall’Europa per svernare nel continente africano.

Accanto alla spiaggia sorge il Faro di Maspalomas, un simbolo per l’isola dichiarato dal Governo Bene di interesse culturale nella categoria Monumento storico.

Nella zona si trovano anche numerosi parchi botanici, zoologici e acquatici e non mancano neanche locali notturni e ristoranti.

Oltre alle possibilità che offre la costa, sempre adatta a tutti gli sport nautici, il comune di San Bartolomé de Tirajana propone interessanti alternative al suo interno.

Se desideri conoscere il suo lato più rurale, prendi la strada GC-60 in direzione di Tunte e goditi il tragitto. Incontrerai la necropoli indigena di Arteara, il Belvedere della Degollada de la Yegua dal quale potrai avere una vista mozzafiato e il bellissimo paesino di Fataga.

Mogán

Se invece preferisci continuare verso Sud, riprendi l’autostrada in direzione Mogán.

Ti consiglio di prendere la deviazione per il villaggio di Arguineguín per visitare il quartiere marinaresco e il suo porto, dove avrai l’imbarazzo della scelta su quale ristorante scegliere se ci arrivi all’ora di pranzo, e dove potrai gustare cernie, tonno marinato e altre prelibatezze fresche appena pescate.

Prosegui sulla strada comunale attraversando Puerto RicoTauro e Taurito, scegli uno qualsiasi di questi villaggi turistici per fare un bel bagno e rinfrescarti, tanto sai che le distanze tra i vari punti dell’isola sono molto corte.

Una strada serpeggiante ti porterà a Mogán. La prima visita obbligatoria è al porto dove se vuoi puoi fare un’escursione per ammirare la costa occidentale dell’isola o scegliere tra tante altre, Mogán è infatti il punto di partenza di molte escursioni o immersioni.

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Il paesaggio ricorda alla lontana Venezia per la presenza di canali. Dal porto ti sposterai verso il centro urbano distante 8 km circa.

Mogán è anche uno dei maggiori fornitori di frutta tropicale dell’isola. Nei suoi terreni si coltivano manghi, avocado e papaie.

 

Da qui puoi decide di rispettare l’itinerario iniziale e proseguire per La Aldea de San Nicolás oppure percorrere la parte centrale dell’isola e raggiungere il capoluogo, attraversando due dei più importanti bacini dell’isola e il centro geografico di Artenara.

 

Se decidi di seguire l’itinerario iniziale la meta finale è La Aldea de San Nicolás.

La strada è lontana dalla costa e si attraversano grandi canaloni ma se vuoi godere di un panorama ancora più emozionante esci dalla strada principale.

Scegli quella che passa da VenegueraTazarteTazartico, sarai vicina alla spiaggia di Güi Güi un luogo naturale raggiungibile solo a piedi oppure via mare (per saperne di più leggi qui)

La Aldea de San Nicolás

La Aldea è il villaggio più appartato e uno dei centri di coltivazione dei pomodori destinati all’esportazione verso i principali mercati europei.

Da questo punto finale dell’itinerario è possibile proseguire per visitare il nord dell’isola oppure raggiungere il capoluogo sulla GC-200. Se scegli questa opzione, non dimenticare di fermarti presso il belvedere dell’Andén Verde da dove godrai di una vista mozzafiato su tutta la costa occidentale dell’isola.

 

Il Nord, da Las Palmas de Gran Canaria ad Agaete

Arucas – Firgas – Moya – Guía – Gáldar – Agaete

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Il Nord di Gran Canaria ha molto da offrire. L’itinerario inizia dal capoluogo lungo la GC-2 e la GC-20, fino alla Montaña de Arucas, un vulcano di circa 300.000 anni che raggiunge i 412 metri s.l.m e sul quale si sale percorrendo una strada.

Arucas

Arucas è conosciuta anche Città dei Fiori per i suoi giardini verdeggianti. Ai margini del centro storico vale la pena affacciarsi su due grandi aree verdi di grande valore simbolico per Arucas.

La Casa e il Giardino della Marchesa e il Parco Municipale sono vere oasi di pace.

Ma Arucas non è solo questo. Bellissima la facciata della Cattedrale gotica di San Juan Bautista costruita con pietre lavorate dagli scalpellini locali attorniata da negozietti e ristorantini dove è possibile gustare i piatti locali.

Last but not least ad Arucas si trova la distilleria di rum più antica d’Europa e vale la pena una visita. E’ qui che viene prodotto il famoso rum al miele.

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Firgas

Firgas obbliga a deviare di alcuni chilometri per visitare il paseo di Gran Canaria e il paseo de Canarias nonché angoli particolari come mulino del gofio (farina di mais tostata) del XVI secolo, la piazza e la Iglesia de San Roque e un belvedere dal quale ammirare l’immensità dell’Atlantico.

Se ami il trekking non puoi perdere la bellezza dei burroni di Azuaje e Las Madres.

Moya

Moya ha un patrimonio culturale e naturale che merita di essere visitato. I siti della Grotta di Doramas o delle Grotte della Montañeta sono i beni archeologici più importanti.

Una visita da non perdere è anche quella alla Chiesa di Nostra Signora della Candelaria che si staglia contro il cielo sopra il Barranco di Moya.

Inoltre il 65% del territorio di Moya è considerata area naturale protetta infatti qui è presente la Riserva Naturale Speciale di Los Tiles, una delle ultime in cui è ancora possibile trovare la laurisilva. (tipologia di foresta sempreverde tipica della Macaronesia)

Guía

In direzione Santa Maria de Guía, con la GC-75 potai ammirare di nuovo la costa.

Il ponte di Silva a più di 100 metri da terra, nasconde la vista del Cenobio de Valerón, un singolare granaio in cui gli aborigeni immagazzinavano il raccolto. Questo complesso archeologico, composto da più di 350 grotte scolpite, ha circa 800 anni ma è in ottimo stato di conservazione.

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Ti consiglio di assaggiare il famoso Queso de Flor, il formaggio prodotto con il latte di pecora quagliato con il fiore di cardo silvestre prodotto in questa località.

Gáldar

Ritornando sulla GC-2, l’itinerario prosegue per la città di Gáldar, uno dei due regni in cui era suddivisa l’isola prima della conquista castigliana.

Qui una visita al Museo e Parco Archeologico della Cueva Pintada (grotta dipinta) è d’obbligo. Si tratta del sito più importante di Gran Canaria.

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E’ presente anche una delle maggiori concentrazioni di case e tombe aborigene dell’isola che si trovano nella zona archeologica di El Aguejero.

Il litorale di Gáldar è famoso per i suoi magnifici fondali marini nei pressi di punta Sardina e anche per la famosa e rispettata onda di El Frontón, paradiso dei surfisti.

Agaete

La Valle di Agaete nasconde un misterioso paesaggio con il massiccio di Tamadaba (1.180 s.l.m) a fare da guardiano. Vari sentieri la attraversano come un reticolo di vene nel corpo umano. Qui si trova l’unica piantagione di caffè europea.

Questa è la tappa finale dell’itinerario del Nord e dista 30 km dal capoluogo. appena fuori dal centro storico si trovala necropoli del Maipés di Agaete con 700 tombe che hanno più di 1.000 anni.

Il porto de Las Nieves è la zona costiera del municipio dove puoi ammirare il Roque Partido o Dedo de Dios (Dito di Dio) altro simbolo molto importante per i Canari. Si tratta di una roccia che a causa dell’erosione ha preso la forma di una mano.

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L’Entroterra e la Cumbre

Santa Brígida – San Mateo – Tejeda – Artenara – Teror

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L’interno di Gran Canaria nasconde segreti e conserva costumi e tradizioni nei paesini che sorgono tra montagne e burroni. Questo itinerario parte dal capoluogo e in una continua salita in tempo di record ti ritroverai a 2.000 metri s.l.m

Santa Brígida

Percorrendo la GC-4 si arriva a Santa Brígida, ma prima di andare in centro, ai margini del Monte Lentiscal, svolta a sinistra e imbocca la GC-802 seguendo le indicazioni per la Caldera de Bandama.

Si tratta di un cratere vulcanico profondo 220 metri dal quale puoi avere una panoramica completa sulla zona nord-orientale dell’isola. Accanto al cratere e al picco omonimo si trova il Real Club de Golf di Las Palmas, il campo da golf più antico di tutta la Spagna.

Ritorna al bivio in cui hai deviato e sali fino al centro storico del comune. A dominare il paesaggio è il verde del drago delle Canarie, alberi centenari di Pino Santo di cui questa zona è piena.

Questa zona è anche molto famosa per i suoi vigneti e le sue cantine che producono vini con Denominazione di Origine.

Non lasciare Santa Brígida senza aver visitato la Casa Museo del Vino e il suo piccolo mercato che, come quello si San Mateo, Teror e altri paesini delle medianías (zone di altitudine media) offre deliziosi prodotti locali ogni fine settimana.

San Mateo

L’economia di San Mateo è basata principalmente su allevamento e agricoltura. Siamo alle porte della Cumbre (cima) e le montagne si fanno sempre più ripide e iniziano a vedersi le pinete.

Qui siamo ad un crocevia: se continui a salire, a pochi chilometri ti ritroverai ai piedi del Roque Nublo, simbolo di Gran Canaria. L’itinerario prevede di scendere verso il villaggio di Tejeda.

Tejeda

Tejeda è stata dichiarata a Settembre del 2015 “Pueblos Bonitos“, uno dei paesi più belli della Spagna.

E’ un riconoscimento dovuto al grande patrimonio naturale inviolabile e alle due rocce totemiche per gli abitanti dell’isola: il Roque Nublo e il Roque Bentayga.

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Tejeda è molto conosciuto soprattutto per i suoi dolci a base di mandorle e ogni anno, alla fine di Gennaio, si svolge la festa del mandorlo in fiore.

Artenara

Con ancora il gusto dei dolci alle mandorle in bocca, prosegui per Artenara percorrendo la GC-60 e la GC-210. Nel comune più alto di Gran Canaria si è immersi nella natura e in una tranquillità meravigliosa.

Devi assolutamente andare al belvedere dedicato ad uno poeta e filosofo spagnolo, Miguel de Unamuno per ammirare la tempestad petrificada (tempesta pietrificata).

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Teror

L’itinerario verso la cima e le zone di media altitudine si chiude con la visita di Teror e la Patrona di Gran Canaria, la Virgen del Pino. E’ infatti nella città di Teror che si concentra il fervore religioso per la Vergine del Pino.

La festa dedicata alla patrona dell’isola si celebra l’8 Settembre con un pellegrinaggio in cui migliaia di persone arrivate a piedi da tutti i comuni dell’isola offrono i migliori prodotti della terra alla Vergine.

Teror è anche il luogo ideale per acquistare trafori, telai, cestini e oggetti in ceramica da portare a casa come souvenirs e non dimenticare di assaggiare il chorizo di Teror.

Da qui è possibile prendere la strada per tornare direttamente a Las Palmas de Gran Canaria oppure passare da Arucas.

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